LA MARIAPOLI DEL DIALOGO

ACCOGLIENZA E DIALOGO UNA SPERANZA PER L’OGGI, questo il tema dell’incontro del 30 aprile e del primo maggio organizzato dal Movimento dei Focolari della Spezia nella meravigliosa cornice del Monastero di Santa Croce tenuto dai Carmelitani Scalzi a Bocca di Magra nel comune di Ameglia (SP).

La statuina della Madonna posta al centro del cortile del Centro d’Accoglienza

I principali link:

La presentazione della Mariapoli di La Spezia a Teleliguriasud

L’articolo pubblicato sul sito del Movimento Focolari Liguria

Il servizio di Teleliguriasud sulla Mariapoli della Spezia

I filmati degli interventi di Michele Zanzucchi:

L’azzardopatia

Le Tossicodipendenze

Il Coltan (la sabbia nera)

Il Flusso della Pace

L’Indipendenza Editoriale

Le Novità di Città Nuova

Un particolare della villa ottocentesca voluta da Carlo Andrea Fabbricotti facente parte del Monastero di Santa Croce gestito dai Padri Carmelitani Scalzi luogo della Mariapoli spezzina

I tanti gruppi partecipanti hanno animato il Piazzale della Madonnina con stand, banchetti e tanta allegria.

Il cortile del centro d’accoglienza con gli stand dei gruppi partecipanti

Intorno alla madonnina, sotto i portici e nel piazzale, c’erano: l’Emporio della Solidarietà della Caritas; il Sermig, “Servizio Missionario Giovani” fondato nel 1964 da Ernesto Olivero,  la Fondazione Villaggio Famiglia Onlus,  l’Associazione Igino Giordani del Levante Ligure e lo Stand della Pastorale Giovanile, con il suo Angolo del Pellegrino. Su tutti, però, spiccava lo “STAND GEN 4”, quello dei giovanissimi “Gen”, già presenti nel Monastero per il loro “congressino”, che hanno aperto l’incontro svelandoci la loro originale “Ricetta della Felicità”, per poi rallegrarci con le loro incursioni ed i loro sketch.

  

  

           

           

La nostra Mariapoli ha richiesto un’accurata preparazione e tanta partecipazione da parte di tutti noi.

Ecco alcuni momenti dei preparativi svoltisi sotto la preziosa guida artistica di Aurora e Francesca; mentre Fabrizio, Alessandro, Stefano, Daniela e Sergio, presente anche Michele Zanzucchi, che ha partecipato alla nostra Mariapoli donandoci il suo importante e valido contributo, prima di cena, hanno preparato la scaletta dell’incontro del giorno dopo, ed infine, a tarda sera, in tanti hanno collaborato all’allestimento del salone delle conferenze, dove si è svolta la giornata del 1° maggio.

        

        

        

        

        

Il pomeriggio di sabato 30 aprile si è aperto con l’accoglienza, curata in particolare da Daniela, Stefano, Lilly e Bruno, a cui è seguito un primo incontro sul tema della Mariapoli tenutosi in una delle sale del Monastero.

          

          

Dopo l’accoglienza, nel primo pomeriggio, c’è stato il primo incontro, coordinato da Alessandro Carrozzi, con la proiezione del filmato “Chiara Lubich – Carisma, storia, cultura“, i cui testi sono di Michele Zanzucchi, che ha dato lo spunto per l’introduzione del tema della Mariapoli, improntato sull’importanza del dialogo al fine di aprire i nostri cuori e la nostra mente all’accoglienza e, ancor prima, all’accettazione dell’altro.

Conclusosi l’incontro, prima e dopo la cena, gli organizzatori si sono dati da fare per preparare l’evento del 1° maggio, curando fino a tardi l’allestimento della sala delle conferenze, trasformata per l’occasione in una grande piazza, dove le persone, sedute ai tavolini, dialogano tra loro scambiandosi le reciproche esperienze. (Di seguito alcuni particolari dei tavolini della piazza della “Città del Dialogo” allestiti per l’incontro del 1° maggio)

          

          

Un momento della cena nel ristorante del Monastero dei Frati Carmelitani Scalzi

  Dopo la cena, terminati i preparativi, il meritato riposo.

Tutto è pronto per  la…

Clicca sull’immagine per vedere lo “spot” scelto per la Mariapoli di La Spezia: “Mettiamo Amore”

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Al mattino, puntuali, all’ora prevista, tutti in sala, anzi: tutti insieme nella grande piazza della “Città del Dialogo”…

     

…dove il benvenuto lo hanno dato i Gen4, con la loro ricetta della felicità: guarda il video

Dopo l’allegra ma molto significativa introduzione dei Gen4 inizia l’incontro e prende la parola Alessandro Carrozzi, che per l’occasione indossa l’ideale fascia di “Sindaco” della Città del Dialogo

 

Ma prima di ascoltare le belle esperienze dei partecipanti, Fabrizio Giacomazzi, vero “istrione” dell’incontro, ci ha regalato la prima delle sue significative e suggestive interpretazioni, dal titolo “Qualcosa di Nuovo

Subito dopo il microfono è andato all’ “Emporio della Solidarietà” della Caritas Diocesana,  presente con due stand, del quale Matteo Bernardini ci ha partecipato il valore della loro esperienza di solidarietà, il cui significato è che nel “dare” al fratello, per grazia del Signore, arricchiamo noi stessi!

Giovanni Righetti ci ha quindi presentato l’esperienza del Sermig, il Servizio Missionario Giovani, nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace.

Roberta Corona, infermiera presso la  Casa della Salute di Sarzana, ci ha poi raccontato l’esperienza dell’ “Ambulatorio Specialistico Virtuale”, un vero e proprio centro specialistico medico che, grazie alle più avanzate tecniche informatiche, opera a distanza di migliaia di chilometri in collaborazione con il Dott. Carlo Montaguti, medico focolarino, che dedica la sua opera ai tanti pazienti che in Man (Costa d’Avorio) si rivolgono alle sue cure. Dalle diverse importanti storie di guarigioni ottenute con la decisiva collaborazione diagnostica del “laboratorio virtuale”, è emersa la totale dedizione dei tanti medici e collaboratori che, nonostante la distanza, operano in amorevole e fraterna unità nell’amore verso il fratello. L’esperienza ha avuto un seguito nel pomeriggio con il collegamento in tempo reale via Skype con l’Africa, del quale più avanti potete vedere una sintesi filmata.

Lidia Chiappini e Mario Raggi ci hanno parlato della loro importante esperienza tra i detenuti e del loro desiderio di collaborare nel difficile compito di reintegrarli nella società. Una missione che li porta ad instaurare un rapporto con chi non ha ascolto, mediante una proposta di amore reciproco, attraverso un dialogo che nasce dall’amore e dalla speranza per portare conforto a chi è caduto in un mondo inaridito dall’abbandono e dalla dimenticanza.

Un esempio di perfetta integrazione è quello del sig. Sing e della sua famiglia di origine indiana di religione Sikh, presentatoci da Michele della comunità di Santo Stefano Magra, che ha introdotto l’esperienza parlandoci innanzitutto della significativa e partecipata attività della comunità locale, che, a partire dai Gen3, arriva in ogni casa e dovunque qualcuno chiami o c’è bisogno di assistenza e di solidarietà. In questo senso si è sviluppato anche con la comunità indiana un rapporto di vera fraternità, collaborando insieme nell’aiuto reciproco e verso gli altri, mediante piccoli gesti d’amore, nelle piccole come nelle grandi cose. Un esempio da trasferire in tutti i piccoli comuni, ma anche e soprattutto nelle grandi città, dove maggiore è la presenza degli insediamenti di nuove comunità ma che, nella gran parte, vivono nell’isolamento dell’indifferenza, quella che va combattuta con questo esempio di fraternità, dove anche le diversità religiose sono motivo di reciproco arricchimento e non di divisione.

   A questo punto è stata veramente gradita la visita del “vero” sindaco Andrea De Ranieri, il quale, trovandosi presso il Monastero, ha voluto portarci i suoi saluti, esprimendo parole di compiacimento per aver preferito il comune di Ameglia come luogo del nostro incontro, ma, soprattutto, per il tema trattato, che porta un messaggio di solidarietà e di fratellanza nella ricerca dell’accoglienza e del dialogo verso chi ci chiede ospitalità.

Siamo, così, arrivati al momento centrale della Mariapoli, quando, a riassumere il significato delle esperienze ascoltate, non senza arricchirle delle proprie vissute in Italia e nel mondo intero attraverso la sua attività di giornalista e di direttore di Città Nuova, è stato Michele Zanzucchi, il quale ha subito sottolineato come Papa Francesco, partecipando a sorpresa all’incontro romano del Movimento dei Focolari, ci ha invitati tutti a continuare sulla via del dialogo e dell’accoglienza con la metafora del deserto che diventa foresta quando viene invaso e coltivato con la forza dell’amore, acqua che porta fertilità anche nei luoghi più aridi, così come il dialogo porta la rinascita in ogni luogo umano. Non importa se ciò avviene in maniera spontanea e disorganizzata, ha detto Papa Francesco, poiché sorgerà magari una foresta disordinata ed imprevedibile, ma ricca di vita e di speranza.

Michele Zanzucchi  ha poi risposto alle tante domande che i partecipanti gli hanno “spedito” con gli sms al numero di cellulare proiettato sul grande schermo della sala. Il primo argomento proposto è stato quello della “ludopatia”, parola che, come avrete visto nel filmato, il direttore del mensile indipendente dei Focolarini, già nel suo intervento iniziale, ha modificato in “azzardopatia”. Infatti, il verbo latino “ludere”, da cui deriva il termine “ludopatia”, indica un’attività umana sana e virtuosa che nulla ha a che fare con il rischio aberrante, morboso e deleterio su cui fa leva l’azzardo. Abbiamo, perciò, subito adottato anche noi il nuovo termine, e proponiamo, a nostra volta, che il verbo “giocare”, presente in “gioco d’azzardo”, sia sostituito dal verbo “fare”, ossia “fare azzardo”: perché l’azzardo non è un gioco, lo si fa, ed il suo meccanismo, qualsiasi esso sia, non è mai ispirato al gioco ma ad un ipocrita, illusorio ed ingannevole meccanismo basato sul rischio, con notevoli danni per se stessi e per la società.

Nei filmati che seguono potrete rivedere gli interessanti interventi del direttore di Città Nuova, il quale, in risposta alle domande formulategli, ha trattato cinque temi di estrema rilevanza:

L’AZZARDOPATIA“, “LE TOSSICODIPENDENZE“, “IL COLTAN” (la sabbia nera),

IL FLUSSO DELLA PACE” e “L’INDIPENDENZA EDITORIALE“:

     

Nell’ultimo video il direttore ci descrive le novità ed i miglioramenti di “Città Nuova”, rivista che, lo ricordiamo con commozione ed affetto, discende da quel “foglio ciclostilato” col quale Chiara dialogava e, ad un tempo, aggiornava tutti i suoi focolarini ed il mondo intero.

Non poteva certo mancare nella piazza il banco dei libri e delle riviste di Città Nuova, allestito da Simone Baldi del Focolare di Genova, che ne cura la divulgazione editoriale, dov’è andato subito esaurito il libro di Michele Zanzucchi “L’Islam spiegato a chi ha paura dei Musulmani”. Argomento sul quale il caporedattore di Città Nuova ha altresì pubblicato a febbraio per le edizioni San Paolo “L’Islam che non fa paura”

clicca sulle due copertine e sulle riviste

Gli interventi sono stati intervallati dai canti del “coro della Mariapoli della Spezia” diretto da Pierangela e dagli intermezzi di Fabrizio Giacomazzi

  

Anche Stefano Madeddu, il “nostro” cantante lirico venuto da Genova, ha voluto darci un messaggio musicale di luce e di calore cantandoci “O sole mio”, per poi unirsi al “Coro della Mariapoli” di Pierangela

L’incontro del pomeriggio è stato aperto dai Gen4 con la coreografia e il canto: “Nel Fratello c’é Gesù”

Il momento centrale del pomeriggio è stato il collegamento via skype con Man in Costa d’Avorio curato da Roberta, che, con tutti i Gen4 accanto, ha presentato in diretta questa importante testimonianza di solidarietà dopo averne ampiamente parlato al mattino. Al termine tutti i ragazzi del Gen4 hanno salutato affettuosamente i pazienti dell’ospedale di Man dedicandogli il canto “Oggi ho scoperto il cielo”

Durante l’incontro abbiamo visto, tra gli altri, un prezioso filmato, presentato in TV da Emmaus, nel quale Chiara ci parla di “un amore speciale“:

Nel piazzale della madonnina abbiamo vissuto momenti di grande e fraterna armonia, sia tra le diverse organizzazioni umanitarie e di volontariato che tra tutti i partecipanti, alternandoci tra i banchi, gli stand e la piccola arena improvvisata, dove si sono esibiti i Gen, con canti e giochi, e dove Fabrizio Giacomazzi ci ha intrattenuti con le sue eclettiche performance. Presenti tanti amici giunti da diverse località, tanti giovani e anziani focolarini, tra i quali ci fa piacere ricordare Brigida e Mario, una coppia inossidabile che, nelle parole del presidente della Fondazione Villaggio Famiglia Bruno Dal Molin “…di Mariapoli ne hanno vissute tante e molto hanno fatto per costruire la comunità spezzina”.

Brigida e Mario in posa per la foto ricordo

Abbiamo raccolto, nel breve filmato che segue, alcuni momenti di questo indimenticabile pomeriggio, al termine del quale troverete i saluti di Alessandro Carrozzi, conduttore dell’incontro, e la lettura conclusiva di Fabrizio Giacomazzi “I principi del dialogo” che qui di seguito riportiamo:

 I PRINCIPI DEL DIALOGO di Jesus Moran

1-     E’ sempre un incontro personale: non si esce indenni da un vero dialogo, qualcosa cambia in noi.

2-    Richiede un silenzio profondo e l’ascolto dell’altro, del suo pensare e parlare.

3-    Nel dialogo rischiamo noi stessi, la nostra visione delle cose, la nostra identità: “Quando ci capiamo con qualcuno, comprendiamo meglio chi siamo”.

4-   Se autentico, ha a che fare con la verità: mettere in comune con gli altri la personale partecipazione e comprensione della verità, nel dono della differenza.

5-    Solo chi ha una grande forza di volontà rischia se stesso nel dialogo.

6-   L’amore, l’altruismo e la solidarietà preparano le persone al dialogo, facendole vere.

7- Nel dialogo, una sola legge: la reciprocità, saltando gli ostacoli del giudizio, della condanna, della superbia intellettuale.

Gli stand, i giochi i saluti di Alessandro Carrozzi ed “I principi del dialogo” letti da Fabrizio Giacomazzi

Siamo così giunti al termine dell’incontro, sul quaderno dei commenti di questa indimenticabile Mariapoli parole di ringraziamento e di speranza per un mondo dedicato al Dialogo ed all’Amore, parole che più di ogni altro commento segnano una traccia profonda nel cuore di tutti coloro che l’hanno vissuta, voluta e documentata.

ALCUNI DEI COMMENTI LASCIATI:

“Grazie di cuore. Abbiamo trascorso una giornata indimenticabile che ci aiuterà come una bussola quando ogni giorno affronteremo gioie e dolori. Ottima l’organizzazione degli interventi e l’impegno profuso. E siamo solo all’inizio!!!” Giuliana e Adriana

“In questa città si impara a non avere nessun pregiudizio verso chiunque. Tutti siamo felici di vedere il sorriso sul viso di tutti. LA CITTA’ DEI SOGNI, ma il sogno si può avverare!
Auguri a tutti e grazie!”  Aurora N.

“La città della Mariapoli è una città di Vero Amore. E’stata una giornata piena di AMORE VERO” Cesira

“Grazie con tutto il cuore” Bruno Dal Molin

” Grazie per la splendida ed affettuosa accoglienza” Debora

“Complimenti, una bellissima giornata, una expo di DIO che si manifesta nell’amore reciproco e nelle tante esperienze che abbiamo condiviso: grazie!!!”

“Abbiamo messo tutto nelle tue mani ! e Tu hai operato meraviglie!” Fio’

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Alla fine della giornata è stata consegnata ai partecipanti la carta d’identità del Mariapolita rilasciata dal Sindaco della “Città del Dialogo”, contenente i “Principi del Dialogo” di Jesus Moran, da ripercorrere, da presentare e da diffondere nel mondo.

Quella che vedete sopra è la mia personale “carta di identità del mariapolita”, per la quale ringrazio il sindaco ed i cittadini tutti che hanno voluto rilasciarmela, condividendo, così, anche con il modesto autore di questo articolo, la meravigliosa ideale cittadinanza della città di Maria, della quale sono veramente onorato e felice.

Insieme al presidente della Fondazione Villaggio Famiglia Bruno Dal Molin, ovviamente anche lui titolare della “carta d’identità” ed in unità con gli altri amici della Fondazione che vi hanno partecipato ed hanno collaborato con entusiasmo a realizzarla, ovviamente anche loro insigniti della carta d’identità del mariapolita, abbiamo sentito forte il desiderio di creare una nuova pagina del nostro sito dove ospitare questa ed altre iniziative del Movimento, iniziative che ci auguriamo siano sempre belle e partecipate come questa del 1° maggio 2016.

Vivere l’Ideale nella città della Mariapoli, infatti, è stato per noi come vivere l’Ideale del Villaggio Famiglia, villaggio che altro non vuole essere che un luogo dove volersi bene e dove le generazioni siano unite e solidali per condividere il comune percorso di fratellanza nell’amore scambievole, in Unità e con le porte aperte al dialogo.

Un’ultima annotazione per ringraziare Stefano Moretti per aver colto gli attimi più belli della Mariapoli con le sue belle fotografie che avete ammirato nell’articolo, Maria Teresa Penza per essersi improvvisata documentarista ed aver ripreso molti dei filmati sopra pubblicati ed aver scattato anche lei delle belle foto, al loro materiale ho unito quello che sono riuscito a riprendere mentre svolgevo il delicato compito affidatomi alla consolle, ringrazio, infine, Francesca Viglino per avermi cortesemente inviato il comunicato stampa predisposto per TLS.

Tutti coloro che volessero aiutarmi a migliorare questo articolo o che rilevassero errori o volessero proporre aggiunte o modifiche possono comunicarmelo direttamente oppure scrivendomi alla nostra e-mail “progettosolidale@libero.it”.

                                                 Sergio Natale

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